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Premi non riscossi

In Italia ci sono dei ricchi inconsapevoli: persone che hanno vinto a qualche lotteria ma che non hanno ancora ritirato il loro premio per tre probabili ragioni: sanno di aver vinto ma si sono dimenticati di ritirare il premio, non hanno capito di aver vinto e hanno buttato via i biglietti fortunati, hanno vinto ma non lo vogliono o per qualche motivo non lo vanno a ritirare.

Ma quanti sono i soldi delle vincite dimenticati negli ultimi dieci anni?

Le vincite di Lotterie e altri giochi a premi non ritirati negli ultimi dieci anni sono stati veramente tanti: solo nel 2016 si registrò un ammontare di 96 miliardi di euro complessivi di premi non ritirati tra diversi giochi, comprese scommesse sportive e virtuali in parte rientrate all’Erario, e in parte rimesse nel gioco. Il fenomeno dei premi non riscossi è iniziato a salire partendo dal 2002. L’AGIMEG, l’agenzia giornalistica sul mercato del gioco, riportava una somma da destinare al tesoretto erariale di 27 milioni di Euro. È una realtà che certamente risulta sorprendente per i tanti accaniti giocatori che vivono nella speranza di una vincita mai arrivata!

Come credenti la notizia ci spinge ad una riflessione cristiana su quanto l’evangelo offre gratuitamente e che sistematicamente è disatteso o rifiutato da moltitudini che, al contrario, potrebbero realizzare la vera ricchezza: la salvezza per la fede in Gesù Cristo! Nella lettera dell’apostolo Paolo ai Romani leggiamo che “il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.” Rom. 6:23

Il messaggio del perdono dei peccati e della riconciliazione con Dio offerto da Gesù Cristo è letteralmente un “dono” rivolto a tutti. Un’occasione unica che non ha eguali in nessuna lotteria o gioco a premi. Il salmista affermava “Il SIGNORE è la mia parte di eredità e il mio calice; tu sostieni quel che mi è toccato in sorte. La sorte mi ha assegnato luoghi deliziosi una bella eredità mi è toccata!” Salmo 16:5,6

Se cerchiamo le motivazioni del perché tanti ancora non hanno “ritirato” questo prezioso dono, le stesse sono quelle individuate per i premi non riscossi. La prima ragione è che pur sapendo che il dono di Dio è per loro, non hanno ancora esercitato quella fede personale che fa “ricevere” quanto annunciato dalla Parola di Dio.

La seconda ragione è che tanti non sanno ancora che questo dono è indirizzato proprio a loro. Gesù rivolgendosi alla donna samaritana disse: “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: “Dammi da bere”, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell’acqua viva” Giov. 4:10.

Infine, altri rifiutano e gettano via la preziosa opportunità avuta. Quest’ultima posizione, di più grave responsabilità, è scongiurata dall’accorato appello che l’apostolo Paolo, ispirato dallo Spirito Santo, rivolge: “Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio” 2 Cor. 5:20

Se è vero che non ritirare una vincita è incomprensibile, quanto più lo è non ricevere il dono di Dio offerto nel Suo Figlio! Infatti: “come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata annunciata prima dal Signore, ci è stata poi confermata da quelli che lo avevano udito, mentre Dio stesso aggiungeva la sua testimonianza alla loro con segni e prodigi, con opere potenti di ogni genere e con doni dello Spirito Santo, secondo la sua volontà.” Ebrei 2:3,4