Clonate due scimmie in Cina: timore per una futura clonazione umana
Febbraio 2, 2018
Libertà religiosa sotto assedio: Kazakistan e Bolivia
Febbraio 2, 2018
Mostra tutto

SALUTE: L’informazione medica al servizio delle chiese

Dal dibattito politico ai salotti televisivi, passando per i circoli ricreativi, il tema della salute ha sempre giocato un ruolo fondamentale nella società. La preoccupazione per le malattie, la definizione di una diagnosi, la possibilità di una cura, sono senza dubbio alcune delle principali preoccupazioni della maggioranza della popolazione.

A livello comunicativo, negli ultimi decenni, la comunità scientifica internazionale sta puntando maggiormente sulla prevenzione. Sì, perché riconoscere in tempo i sintomi porta ad una diagnosi precoce e, quindi, ad una più probabile guarigione.

Come cristiani, crediamo in ciò che afferma la Bibbia: cioè che Dio può operare in maniera prodigiosa e al di fuori di ogni nostra comprensione perché è Il Medico dei medici. Allo stesso tempo, però, crediamo nell’importanza del progresso scientifico, della medicina moderna, della necessità di una corretta informazione scientifica. Dio è, infatti, l’autore del genio creativo, colui che ha donato agli esseri umani l’intelligenza di amministrare il creato: dalla penicillina al trapianto di organi, ogni scoperta scientifica è un dono di Dio.

La Bibbia riporta tanti esempi di medici e di loro pazienti, come tantissimi sono gli esempi di uomini e donne che hanno trovato in Gesù guarigione e salvezza. La consapevolezza che Gesù è il Medico dei medici e, in quanto tale, può guarire da tutte le malattie, non deve precludere la stima nella disciplina medica.

Da diversi anni, sul territorio nazionale, l’esigenza di una corretta informazione scientifica, nell’ottica della prevenzione, ha spinto diversi esperti, anche in ambito evangelico, a condividere le proprie conoscenze mediche con gli altri. Attraverso la formazione, l’organizzazione di eventi e conferenze sul tema, sono diverse le realtà evangeliche che spontaneamente stanno collaborando con associazioni, studi medici ed istituti ospedalieri. Le chiese evangeliche diventano sempre più spesso il luogo sicuro in cui gli specialisti medici desiderano incontrare la popolazione evangelica e non solo, con lo scopo di informare sulle malattie, su come riconoscere i sintomi e, di conseguenza, fornire gli strumenti per una diagnosi e una cura, consapevoli che la prevenzione può salvare moltissime vite.

Sono diversi gli eventi che si sono tenuti e che si terranno lungo la penisola, proprio in tale ambito. Ad esempio Napoli, con l’incontro intitolato Donne di Valore, è stato presentato il progetto “Ambulatorio di Senologia gratuito” per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore al seno nelle giovani donne. Lo scopo del progetto – come annunciato dagli organizzatori – è quello di «unire alle attività spirituali delle realtà evangeliche la cultura della prevenzione e della cura per chi vive una situazione di disagio economico».

Allo stesso modo a Genova, dove una nutrita equipe di medici, impegnati da anni in attività filantropiche ed etiche, ha incontrato i cristiani evangelici ed i cittadini dei quartieri confinanti per affrontare insieme il primo di una serie di incontri finalizzati all’informazione medico scientifica e alla prevenzione, quello relativo alle: Malattie cardiache, come prevenirle con un sano stile di vita. 

A caratterizzare questi incontri, un particolare che li rende “diversi da tutti altri eventi del genere”: ovvero la distribuzione della Bibbia e la testimonianza resa sia agli operatori di settore sia agli intervenuti, con l’invito a conoscere Dio, il Guaritore per eccellenza, Colui che ha dato all’uomo l’intelligenza per aiutare il prossimo, anche attraverso le attività di cura.

Proprio in risposta a tali, crescenti, necessità, è nato il Progetto ADI – CARE delle Assemblee di Dio in Italia, che da diversi anni opera su tutto il territorio nazionale attraverso corsi di primo soccorso«In Italia più di 50 bambini l’anno […] perdono la vita per ostruzione delle vie aeree e, nei paesi occidentali, 1 persona su 1000 muore per arresto cardiacoMuoiono perché chi era loro accanto in quel momento non sapeva come intervenire» – ha dichiarato la dott.ssa Miriam Infantino, responsabile del Dipartimento, in un’intervista a Radio Evangelo Network, spiegando le finalità del progetto. L’obiettivo dei corsi è quello di saper riconoscere i sintomi dell’arresto cardiaco o respiratorio, apprendere le corrette manovre di rianimazione e l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico. In caso di ostruzione delle vie aeree o arresto cardiaco, il tempo è fondamentale, infatti, in attesa dell’arrivo dei soccorsi, una corretta rianimazione può salvare la vita di molte persone.