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Evento evangelistico – Carcere Opera Milano

Continua a svilupparsi, in maniera sempre più ampia e coinvolgente, l’attività evangelista nelle carceri, ad opera delle comunità evangeliche ADI, che negli ultimi anni stanno vedendo un frutto prezioso anche in questo genere di impegno. In quest’ottica, si è tenuto sabato 24 maggio nel Teatro del Carcere di Opera a Milano l’annuale EVENTO EVANGELISTICO curato dalla Chiesa ADI Milano Ticinese, che ha visto coinvolti anche numerosi credenti di altre chiese del circondario.

Un centinaio i detenuti che hanno preso parte all’evento e, tra loro, anche un folto gruppo di uomini che hanno già dato il cuore a Dio. L’attività  è stata introdotta da Roberto Grasso, pastore della chiesa organizzatrice e coordinatore del progetto di evangelizzazione all’interno del Carcere di Opera. Musica e canti sono stati affidati al gruppo cristiano EMAN, che ha eseguito brani di respiro evangelistico e incoraggiato i partecipanti ad affidarsi totalmente nelle mani di Dio.

Due membri del gruppo hanno testimoniato di come Gesù Cristo il Signore può operare nei cuori, sottolineando come solo Egli sappia cancellare ogni colpa e che arrendendosi a lui si può imparare il linguaggio di Dio.

Particolarmente toccante la storia di Carlos, un detenuto che ha raccontato dell’incontro più importante della sua vita, quello con Gesù. Un giorno, in un parco, un ragazzo gli ha parlato di Dio e del Suo amore e di come avrebbe potuto cambiare anche la sua vita. «Ringrazio Dio che mi ha messo in carcere – racconta Carlos – perché solo così ho potuto capire molte cose!». “Arrendersi a Dio” è stato il filo conduttore della giornata che ha visto come protagonista la Bibbia.

Il messaggio del Vangelo è stato presentato dal Pastore Emanuele Campo che, attraverso l’episodio biblico del serpente di rame, ha parlato dell’opera di salvezza di Gesù, l’unico «antidoto contro il veleno dell’anima». Tanti i momenti di adorazione e tanti i detenuti che hanno apertamente lodato Dio insieme!

«Un’opera semplice e nascosta quella in carcere» – racconta Grasso –  il piccolo gruppo di detenuti interessati agli incontri è presto divenuto una chiesa dietro le sbarre, composta da uomini che hanno creduto in Dio. Passo dopo passo la piccola chiesa è cresciuta e, ad oggi, 10 detenuti sono stati battezzati in acqua ed evangelizzano i loro compagni di cella, mostrando in maniera visibile il cambiamento che è avvenuto nelle proprie vite.