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Novembre 7, 2016
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Novembre 7, 2016
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IBI – Prospettive future

Il 62° anno accademico dell’Istituto Biblico Italiano è appena iniziato, ma lo sguardo è già rivolto alle prospettive future. Le attenzioni e gli sforzi sono già indirizzati agli appuntamenti consueti, per i quali prepararsi adeguatamente (primo fra tutti l’Incontro Nazionale Giovanile) ma nei cuori c’è molto di più!

Tra gli studenti v’è il desiderio di realizzare, con l’aiuto del Signore, quali impatti avrà questo tempo dedicato allo studio e al servizio cristiano sulla vita personale, sulla comunità di appartenenza e… perché no?… Sull’attuale generazione come sulle nuove.

Il Notiziario ADI ha chiesto, a tanti giovani iscritti ai tre anni di corso, quali saranno le prospettive future della loro esperienza all’IBI, o meglio ancora: cosa si aspettano da questo periodo di consacrazione.

Le risposte sono state tante, e da esse sono nate, proprio tra studenti, altre domande (durante le conversazioni a classi congiunte) prima fra le quali: “perché i giovani scelgono l’IBI come percorso di reale formazione cristiana, utile per la vita?”.

A seguire tante risposte, idee, pareri e desideri; in primis: “che i giovani possano vedere l’Istituto come una realtà sempre più concreta e naturale per migliorare il proprio servizio al Signore”;

Continuando: “che i giovani vedano la Scuola Biblica non come un punto di arrivo, ma di partenza, come luogo di formazione per qualcosa di più alto”;

E poi: “che l’IBI non venga considerato come un posto per pochi privilegiati, ma come una realtà aperta a tutti quelli che hanno seriamente a cuore il servizio al Signore”;

E per quanto compete specificamente al futuro, ai programmi didattici e alle attività pratiche, proprio gli studenti hanno espresso il desiderio di vedere, sempre più, l’Istituto quale realtà cristiana che sappia preparare “per il mondo esterno; con percorsi formativi adatti a soddisfare anche i bisogni della società contemporanea, sempre e comunque mediante l’annuncio del Vangelo”.

E su quest’ultima affermazione, il coro unanime dei partecipanti ai corsi, si è fermato sul più grande dei desideri e delle aspettative, per i quali ci si spera che quest’anno e i successivi anni accademici, facciano si che: “i giovani cristiani amino, si preparino e si adoperino ancora di più all’evangelizzazione, in Italia e all’estero, fino al ritorno di Cristo”.

Il desiderio è dunque che la nuova sede dell’Istituto Biblico Italiano dunque permetta ai partecipanti, ai docenti e ai responsabili di definire nuove prospettive di servizio, mediante programmi didattici in costante miglioramento, sviluppati sempre attorno alla Bibbia, la Sacra Scrittura “…ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona” (2 Timoteo 3:16-17).