Si tratta di un gruppo di 20 studiosi provenienti da tutto il mondo, che insieme al direttore del Progetto, il Prof. Rami Arav, ha condotto nuovi scavi in due diverse aree di Bethsaida. L’antico villaggio di pescatori è menzionato più volte nel Nuovo Testamento: si tratta di una città in cui Gesù trascorse molto tempo e dove, si pensa, nutrì miracolosamente una moltitudine di persone con cinque pani e due pesci.
A scanso di equivoci: Bethsaida era il nome della città durante il periodo del Secondo Tempio, mentre durante il periodo del Primo Tempio il nome era Zer.
In Giosuè 19:35 leggiamo che «Le città fortificate erano Ziddim, Zer, Hammath, Rakkath, Kinnereth».
I ricercatori aggiungono che le dimensioni, la ricchezza e le imponenti fortificazioni rinvenute indicano che Zer era una città importante. Il capo archeologo Rami Arav ha, inoltre, dichiarato che «Non ci sono molte porte in questo paese risalenti a quel periodo»
Quasi 30 anni fa, per conto dell’Università del Nebraska, il Prof. Arav iniziò a realizzare gli scavi nell’area del Parco del Giordano, a Nord-est del Mar di Galilea, identificando e localizzando l’antica Bethsaida. Nel corso degli anni, gli scavi hanno portato alla luce moltissimi resti di epoche diverse tra loro. Infatti, gli archeologi hanno trovato monete, perline, brocche e chiavi di casa, oltre a uno scudo appartenuto a un soldato romano. Ma la scoperta più significativa fu il ritrovamento di una moneta databile al 35 a.C., coniata ad Acri in occasione dell’arrivo di Cleopatra e Marco Antonio.